Forse il cattivo gusto non sarà elegante ma è
pur sempre efficace per arrivare con più immediatezza alla gente. Di cosa
parlo? Parlo del film Sole a catinelle,
diretto da Gennaro Nunziante e interpretato dal comico Checco Zalone. Il film, da ciò che si legge sul web e sui giornali, non ha ricevuto nessuna nomination alla prossima edizione dei David di
Donatello. La scelta, a mio avviso, per quanto possa valere il giudizio
personale di un blogger qualsiasi, è sbagliata. Perché Sole a catinelle, nella
scorsa stagione, ha fatto respirare le sale del cinema italiano; un film che
sarà costato non più di 8 milioni di euro e che è stato visto da otto milioni d’italiani,
incassando cinquanta milioni di euro, secondo film più visto in Europa, non può certo ricevere un trattamento
simile. Va bene che di un film si deve valutare la sceneggiatura, la
fotografia, la scenografia e tutta l’impalcatura del retroscena, ma bisogna
capire che un film deve arrivare a tutti, a volte necessita di un linguaggio
semplice che possa essere assorbito da tutti, senza stancare. Ritengo che questo
codazzo d’intellettuali, giudici “di ciò che è bello e di ciò che è brutto”,
sbagli nel ritenere un certo tipo di comicità, inutile. A chi non piacque Sole
a catinelle? Sicuramente ai radical chic,
sempre pronti a snobbare a fronte di un cinema “impegnato”, che diventa,
parafrasando Camilleri, un rompimento di cabasisi.
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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