Non è un film qualsiasi. Il regista Klapisch sembra abbia voluto girare questo film, ispirandosi ad un dipinto di Mondrian. Il film trasmette geometria. Almeno tende a spiegare che anche nel caos c'è una logica. Xavier (Romain Duris) è uno scrittore esistenzialista che sta per finire il suo romanzo; una moglie inglese che gli ha dato due figli e che di punto in bianco decide di lasciarlo per andare a vivere nella Grande Mela con un altro. Xavier rimane a Parigi ma poi, per amore dei figli, prende il primo volo per New York. Una volta arrivato in America cerca di trovare la quadra. Deve riuscire a barcamenarsi nell"imprevedibilità degli eventi. Sposa una cinese per il visto; fa l'amore con la ex che di tanto in tanto va a trovarlo; e infine si confida con la migliore amica, lesbica, alla quale ha dato il suo seme, per crescere un figlio con la sua partner. Commedia inusuale, dinamica. Piacevole e che supera di gran lunga L'appartamento Spagnolo e Bambole Russe. Un film che spiega che non tutti i mali vengono per nuocere.
La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...
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