Un dubbio ce l’ho ed è se
Micheal Bay con Transformers 4 ─ L’era dell’estinzione abbia sperimentato in
fatto d’inquadrature o se abbia girato semplicemente un polpettone ludico per
bambini e bambinoni. Una cosa è certa: Bay ha fatto una barca di soldi, incasso
totale 227.157.000 dollari (dall’ultima rilevazione di domenica 20 luglio). Chi
ha visto i film di Bay, i precedenti Transformers, sa di trovare azione,
esplosioni e inseguimenti in auto con conseguenti incidenti da sfasciacarrozze.
Trama semplice: i robot buoni, gli Autobot, da una parte e quelli cattivi, i
Decepticon, dall’altra. I primi vanno col “partito degli umani” i secondi
invece vogliono l’estinzione di quest’ultimo. Poi di mezzo abbiamo Mark
Wahlberg che fa l’inventore nel garage di casa, che pur di aiutare Optimus
Prime, leader degli Autobot, dovrà pagare lo scotto di combattere per salvare
la figlia e gli Stati Uniti d’America. Proprio gli USA sono i veri
protagonisti, infatti la bandiera americana viene inquadrata non so quante di
quelle volte, ma sicuro più di Wahlberg.
Divertimento assicurato dalla
CGI e da picchi d’azione efficaci. Dequalificare un prodotto del genere è fuorviante,
semmai dovremmo accettare che il cinema pop disadorno di oggi è questo ed è pur
sempre cinema.
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