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Buone utopie per il 2015

È facile dire: «la situazione di questo paese è grave, perché sono tutti corrotti e ci sono i poteri forti, eccetera …». È da qualunquisti, è da complottisti; è la via più semplice che si possa percorrere.
Dovremmo invece preoccuparci dell'Italia, della sua ‘costruzione’ antropologica. La classifica della corruzione percepita (Corruption Perceptions Index del 2014 di Transparency International), con l'Italia prima in Europa come paese corrotto, non ci fa onore, ma non ci aiuta nemmeno a cambiare nel nuovo anno.
La legge di stabilità lascia fuori una cospicua fetta di "invisibili": precari, disoccupati, inattivi e indigenti.
Una manovra economica deve agire soprattutto sul sostegno degli "ultimi", come disse lo scrittore Mauro Corona al talk show politico Ballarò. Significa pretendere di diritto l'uguaglianza sociale. Pierre Bourdieu parlava di "potere simbolico". Un potere esercitato dall'ordine delle cose, il quale tende a formare una relazione tra dominanti e dominati. Questo ragionamento vale per un gruppo ristretto di persone, che può essere: un'associazione, un partito, un movimento, o una comitiva. Se veramente volessimo cambiare (e in un anno si può fare), bisognerebbe partire dal basso, abbattendo questo rapporto di forza "dominante su dominato", soprattutto tra due individui. Una società condannata al solo darwinismo sociale non è egualitaria.

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