Ieri
sera presso il Multisala Massimo di Lecce si è svolta la proiezione d’apertura,
per la 17sima edizione del Festival del Cinema Europeo, del film Asino Vola (2015), opera prima di Paolo
Tripodi (In casa d’altri,
cortometraggio, 2003) e Marcello Fonte (qui sia in veste di regista che di
attore).
Maurizio
(il piccolo Francesco Tramontana) è un bambino cocciuto che vive in un assolato
paesino della Calabria. Il padre zappa la terra e la madre si occupa del
pollaio e delle faccende di casa. Maurizio, come tutti i bambini del mondo,
viaggia con la fantasia, inventando amici immaginari; i suoi sono un asino di
nome Mosé (che porta la voce di Lino Banfi) e una dispettosa gallina di nome
N’Giulina (doppiata da Mariagrazia Cucinotta). È a loro che Maurizio confida la
sua più grande passione, la musica. Il piccolo ha un sogno: poter suonare un
giorno nella banda del paese. Dovrà quindi imparare uno strumento musicale, ma
per poterlo fare ha bisogno di comprarlo e a casa sua non possono
permetterselo. Perciò cerca, anche attraverso l’aiuto di un buon maestro, di
recuperare un vecchio tamburo e munirsi di uno strumento come gli altri bambini
della scuola di musica.
Nel
film anche Luigi Lo Cascio (Maurizio da grande) che rivive e racconta come voce
fuoricampo la sua infanzia.
La
musica e il cinema, con Asino Vola,
diventano “strumento” per aprire le porte all’uguaglianza sociale e soppiantare
qualsiasi forma d’indigenza.
I
registi Tripodi e Fonte rappresentano una Calabria che assomiglia tanto a una
landa balcanica, riuscendo bene, con la tradizione felliniana, a ricreare la
visione stralunata del bambino.
Una
favola amarcord per grandi e piccini,
che fa della leggerezza il suo marchio di fabbrica.
I
proventi del film sono destinati all’AILR, l’Associazione Italiana per la Lotta
al Retinoblastoma.
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