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Mine


Fabio&Fabio, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, entrambi arrivano dal cortometraggio (E:D:E:N short movie di fantascienza auto-prodotto e scritto da loro).

Mine (Blu-Ray) è uscito nelle sale italiane il 6 ottobre del 2016 e in questi giorni è in concorso al 18esimo Festival del Cinema Europeo per il Premio Verdone.

Un soldato di nome Mike (Armie Hammer Il Cavaliere Solitario di The lone ranger) è bloccato nel deserto a causa di una missione andata a male. La cosa brutta è che ha pestato una mina antiuomo e deve rimanere lì, bloccato.

Da questo momento in poi il film s’incentra su Mike e diventa un i-movie in cui lo spazio-tempo è monitorato dalle visioni e dal flusso di coscienza del personaggio. 

I due registi sono bravi nel comunicare tensione, orrore, claustrofobia tipica degli i-movie come 127 ore, In linea con l'assassino e Buried, infatti, il produttore di quest’ultimo, Peter Safran, ha prodotto oltreoceano anche il film di Fabio&Fabio. 

Colpisce Mine, soprattutto perché fare un film del genere è rischioso, potrebbe tediare o irritare lo spettatore, ma loro invece ci sanno fare: per esempio la scena dell’attacco dei lupi in piena notte, con un uso sapiente della CGI, lascia attoniti.

Un cinema italiano che sta andando nella direzione dello stile hollywoodiano? Ad alcuni può piacere ad altri meno; Lo chiamavano Jeeg Robot di Mainetti l’ha dimostrato, si può fare cinema d’intrattenimento con l’italianità, quindi speriamo che per i due registi italiani vi sia la strada “sminata” per un cinema internazionale di qualità.

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