Passa ai contenuti principali

Io c'è: la religione fai da te

C’è un modo per evadere dalla crisi inventandosi una trovata ingegnosa per fare soldi? È l’io la chiave di tutto. Siamo noi stessi. È la lampadina che si accende a Massimo Alberti (Edoardo Leo), proprietario di un B&B che non sta ingranando più e sta diventando un posto desueto.
L’intuizione di Massimo è un’idea atavica, quasi primordiale: inventare una religione, lo Ionismo. In cui il simbolo non è la croce del Cristo come nel cattolicesimo, ma un enorme specchio eretto su un altare, nel quale riflettersi sostituendo Dio col proprio Io. Alberti chiede supporto a un suo amico intellettuale squattrinato di sinistra (Giuseppe Battiston) per scrivere l’atto costitutivo e fondare la fede. Massimo incontra dapprima le reticenze della sorella (Margherita Buy), che poi si convince, ma pian piano comincia a vedere gli effetti disastrosi o comunque bizzarri che ha sui fedeli. 
Io C’è è un film con una sceneggiatura dall’impronta originale, anche polemica; ma il regista Alessandro Aronadio (Orecchie, Due vite per caso) si arena nella seconda parte e nel finale, confuso forse su che forma dargli. Un’idea originale, sì ma doveva essere più commedia all’italiana che satira “protestante” e dai toni mitteleuropei.


Se ti è piaciuta la mia recensione, offrimi un caffè ☕


Commenti

Post popolari in questo blog

Mission: Impossible - The Final Reckoning. La recensione

La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In  MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...

Una battaglia dopo l'altra: quando la democrazia vacilla, gli idioti escono a galla

Paul Thomas Anderson ricrea un'innovativa trasposizione dei tempi affannosi che stiamo vivendo, rileggendo ancora il romanziere Thomas Pynchon dopo Vizio di Forma . Questa volta il regista losangelino s'ispira a  Vineland , romanzo ambientato in California (come questa pellicola) nell'anno della rielezione di Ronald Reagan. Anche se, diacronicamente, PTA inquadra i personaggi nel clima storico del trumpismo. È il decimo film del regista, che ha firmato capolavori come Il Petroliere, Il Filo Nascosto e Boogie Nights -L'altra Hollywood . Una Battaglia dopo l'altra (2025)  lo si potrebbe annoverare tra i sopracitati, ma con circospezione, perché la pellicola potrebbe essere letta (o male interpretata) da chi non abbia gli strumenti necessari per comprendere ciò che sta accadendo in America e, di riflesso, nel resto del mondo. La storia è semplice: Bob Ferguson (Leonardo Di Caprio)  è un "inconsapevole rivoluzionario" con velleità di scarso bombarolo. Facente ...

Taboo, la serie tv dark con Tom Hardy

È forse un pazzo? È forse uno stregone? È lui o non è lui? Chi è James Delaney (Tom Hardy)? Nessuno sa chi sia. Alcuni lo danno per morto, altri per disperso. Una leggenda.