È uscito, nelle sale italiane alla fine del mese di aprile 2021 e disponibile anche su Amazon Prime, con più di un anno di ritardo (causa pandemia COVID-19) Si vive una volta sola, di Carlo Verdone. Qui in veste di regista e attore, sorretto da una terna attoriale di tutto rispetto: Rocco Papaleo, Max Tortora e Anna Foglietta. Si vive una volta sola è una commedia bifronte.
Il regista romano, in questo film, cerca di calcare la mano col cinismo; strizza, anche se superficialmente, l'occhio a Luciano Salce e a Mario Monicelli. Verdone preferisce dividere in due parti la narrazione. Nella prima vediamo il dott. medico chirurgo Gastaldi (Verdone) e la sua squadra: il dott. Pezzella (Tortora), il dott. Lasalandra (Papaleo) e la dott.ssa Santilli (Foglietta), che oltre a svolgere "professionalmente" il loro lavoro, si dileggiano come una comitiva che si rispetti e si accaniscono proprio con lo sventurato collega Lasalandra. Purtroppo, a quest'ultimo capiterà qualcosa di spiacevole e i suoi amici, per sostenerlo, lo porteranno in vacanza per il Salento. Nella seconda parte, meno pervasa da comicità, il regista cerca di puntare sul valore morale delle cose. Lontano da Compagni di scuola, o da altre sue commedie come Gallo Cedrone, Verdone predilige il politicamente scorretto al correttismo generalista che impera nelle attuali commediole e fiction da servizio pubblico; e ne fa un inno all'amicizia vecchio stampo, mettendoci pure battute meno riuscite e giocose inquadrature a un derrière (dell' "attrice" Mariana Falace), anche se poco inclini alla narrazione.
Il regista romano, in questo film, cerca di calcare la mano col cinismo; strizza, anche se superficialmente, l'occhio a Luciano Salce e a Mario Monicelli. Verdone preferisce dividere in due parti la narrazione. Nella prima vediamo il dott. medico chirurgo Gastaldi (Verdone) e la sua squadra: il dott. Pezzella (Tortora), il dott. Lasalandra (Papaleo) e la dott.ssa Santilli (Foglietta), che oltre a svolgere "professionalmente" il loro lavoro, si dileggiano come una comitiva che si rispetti e si accaniscono proprio con lo sventurato collega Lasalandra. Purtroppo, a quest'ultimo capiterà qualcosa di spiacevole e i suoi amici, per sostenerlo, lo porteranno in vacanza per il Salento. Nella seconda parte, meno pervasa da comicità, il regista cerca di puntare sul valore morale delle cose. Lontano da Compagni di scuola, o da altre sue commedie come Gallo Cedrone, Verdone predilige il politicamente scorretto al correttismo generalista che impera nelle attuali commediole e fiction da servizio pubblico; e ne fa un inno all'amicizia vecchio stampo, mettendoci pure battute meno riuscite e giocose inquadrature a un derrière (dell' "attrice" Mariana Falace), anche se poco inclini alla narrazione.
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