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Un uomo sopra la legge e il marchio dell'azione

Dilagano i film di vendetta nel curriculum di Liam Neeson. L’attore irlandese ha scelto, da tempo, di darsi ad un genere (definito dai critici “minore”), che gli s’addice proprio; chi non ricorda il papà timido e incazzato di Io vi troverò (2008)? Pellicola che lo ha consacrato, poi, vendicatore introverso.

Possiamo dire che lui stesso è diventato genere: “vediamo un film alla Liam Neeson”, in cui c’è uno che s’arrabbia forte perché gli hai toccato i sentimenti o fatto un torto e ti fa fuori, da solo, mezzo commilitone.

The Marksman è il titolo originale. Parla di Jim (Liam Neeson), appunto un “marchiatore” di buoi e allevatore dell’Arizona rimasto vedovo, il quale, per puro caso, diventerà l’angelo custode di un bambino messicano (Jacob Perez). Il piccolo fugge dai sicari del cartello capitanati da Mauricio (Juan Raba), che riescono a superare il confine, seminando muerte.

Dalla trama traspare dinamica ed è così. Il regista Robert Lorenz, di “scuola Eastwood”, dirige le scene dosando momenti carichi di tensione e scariche di azione. Jim è un salvatore; lui è il buon samaritano che ha un compito da portare a termine: ridare una famiglia al piccolo Miguel.

Le scenografie dei paesaggi ricordano quelle di un western fordiano, dove al posto dei cavalli ci sono i motori.

Un uomo sopra la legge (2021) lo annoveriamo nel filone “alla Liam Neeson”, nel non plus ultra del cinema popolano e popolare, oggi trasmigrato sulle piattaforme streaming in abbonamento. Contenuti adeguati ad un pubblico da soggiorno, all’operario stanco da una giornata di lavoro usurante, che cerca un ristoro senza pretendere lunghe filippiche intellettuali.

Il regista Lorenz non fa nulla di nuovo. Anzi, concepisce un film vintage, che ricorda le pellicole anni ‘70 con Charles Bronson, che tanto hanno esaltato lo spirito mascolino dei nostri nonni e zii.

Alla faccia, dunque, di chi ritiene questi film “non-cinema” o genere da sottoscala.

In un periodo storico così mortificante, l’atto salvifico della divagazione credo sia dovuto!

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